Storica tradizione nella cantieristica navale italiana

Arsenale Militare Messina

La storia

Origini storiche dello Stabilimento

La strategica posizione geografica di Messina le ha offerto sin dall’antichità la possibilità di collocarsi come primario centro non solo di traffici e rotte, ma anche come base per le medesime costruzioni navali. Fino al 1615 infatti era operante un Arsenale, che funzionò come polo infrastrutturale per le marine imperiale e reale. Esso era dislocato prima nella zona della Darsena, poi nei pressi del Palazzo Reale a Terranova e infine di fianco alla fortezza del Santissimo Salvatore. Proprio l’ultima dislocazione, così a ridosso delle batterie di difesa dell’arroccamento di difesa cittadina, ne comportò la necessità di demolizione, nonostante fosse riconosciuto come impianto cantieristico d’eccellenza.
La necessità d’istallare in città un nuovo stabilimento navale arrivò alfine nel 1860, in concomitanza con le nuove necessità del nascente Stato italiano. L’esigenza venne rintracciata dalla stessa amministrazione comunale, volta a creare in città un polo in grado di sviluppare le più aggiornate tecniche costruttive delle navi in ferro con propulsione a vapore. Pertanto, partendo da un’esigenza mercantile il Genio Civile fu incaricato del progetto per la costruzione di un bacino di carenaggio in muratura.
Difficoltà e ritardi portarono l’avvio effettivo dei lavori solo nel 1869. Al suo completamento, l’impianto venne comunque posto in concessione ai privati, visto che il comune di Messina non risultò capace di poter gestire in proprio le articolate attività. Una parziale ripresa in mano pubblica avvenne solo nel 1924, quando la gestione passò a un Consorzio cittadino, che però durò appena otto anni, visto che nel 1932 l’Arsenale venne devoluto completamente alla Regia Marina. La Forza Armata implementò le strutture, che vennero completamente rinnovate e ingrandite, individuando in Messina la possibilità di costruzione e di riparazione delle navi.
Oltre alle attività cantieristiche a quel punto l’Arsenale divenne anche una base fissa delle unità operative e soprattutto durante la Seconda Guerra Mondiale numerosi reparti navali vi trovarono sede fissa o temporanea, in relazione alle esigenze belliche.
Superato il periodo di gestione alleata della Sicilia e ormai in pieno periodo postbellico, l’Arsenale tornò ad essere una base operativa, questa volta della Marina Militare. Nella prima metà degli anni Cinquanta non mancarono poi nuovi lavori edilizi, soprattutto per adeguare le strutture ai maggiori tonnellaggi ormai in uso. Si riuscì così a rispondere alle variegate esigenze di manutenzione delle diverse tipologie di navigli da battaglia o da ricognizione. Non mancò poi la stessa funzione di base operativa di unità dragamine sia costieri sia d’altura, oltre ad essere fino alla fine del 2002 anche sede del Comando Militare Marittimo della Sicilia, prima del suo passaggio ad Augusta.
Le diverse e continue variazioni logistiche e di dipendenza portarono poi già dal 2001 il passaggio dell’Arsenale sotto la gestione dell’Agenzia Industrie Difesa, che promosse a quel punto un rilancio anche dell’offerta cantieristica rivolta al mercato civile e a quello della nautica da diporto.
Grazie a un complesso industriale di circa 55.000 mq oggi l’Arsenale dispone di un cantiere, officine, magazzini e uffici, suddiviso in reparti, incaricati della costruzione, della messa in acqua, della prova motori, della revisione di apparecchiature elettriche, elettroniche, pneumatiche, oleodinamiche, propulsive e meccaniche.
Tra le principali attività possono essere ricordate quelle relative alla demilitarizzazione e allo smaltimento delle unità navali della NATO fino a 2.000 tonnellate. Partendo da questa esperienza consolidata sono in progetto analoghi studi sulla conversione anche di mezzi terrestri, con un recupero di materiali e motori, da poter riconvertire nell’industria energetica ad uso civile. Tra le altre commesse vanno citate quelle intervenute tra Guardia Costiera e omologa struttura del Panama, che hanno permesso alle maestranze italiane di esportare anche in America Centrale le risultanze del proprio patrimonio professionale.
Infine, contestualmente alle attività come stabilimento industriale, per l’Arsenale è ripresa anche un’attività come polifunzionale sede operativa. Dal 2004 esso è divenuto sede del Reparto Supporto Navale Guardia Costiera, garantendo così sia un supporto logistico al più ampio servizio civile del corpo delle Capitanerie di Porto. In seguito, si è aggiunta anche la funzione di base operativa per alcuni pattugliatori della Guardia di Finanza.

Arsenale Militare Messina

Grazie alle rinnovate attività industriali dell’Arsenale Militare di Messina, l’Agenzia Industrie Difesa rappresenta un punto di riferimento nel Mediterraneo per le operazioni di manutenzione sulle unità navali civili e militari.

Arsenale Militare Messina

Grazie alle rinnovate attività industriali dell’Arsenale Militare di Messina, l’Agenzia Industrie Difesa rappresenta un punto di riferimento nel Mediterraneo per le operazioni di manutenzione sulle unità navali civili e militari.

Direttore dello Stabilimento

Capitano di Fregata Pierpaolo Chiappini

Nato a La Spezia nel 1968, ha frequentato l’Accademia Navale di Livorno laureandosi in Scienze Organizzative Gestionali e Giurisprudenza. Ha conseguito inoltre la Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale presso l’Universitas Mercatorum.  

Dal 1988 al 1995 ha prestato servizio sulla Nave Lupo come Ufficiale Addetto allo Scafo e Sicurezza, sulla Nave Airone come Direttore di Macchina e sulla Nave Vittorio Veneto come Ufficiale addetto alla Propulsione. Presso il 5° Gruppo Elicotteri della Marina Militare di Sarzana (SP) ha ricoperto il ruolo di Ufficiale all’ Hangar prima, dal 1996 al 1998, e di Capo Servizio Tecnico poi, dal 2001 al 2005.

Dal 2005 al 2018 è stato Capo Servizio Tecnico del 4° Gruppo Elicotteri della Marina Militare e della Stazione Aeromobili della Marina Militare di Grottaglie (TA).

Nel 2021 frequenta il corso di Piani di gestione dell’Acqua (PGA) a cura dell’Istituto Superiore di Sanità per il conseguimento della qualifica di Team Leader di PGA ed è Capo Servizio Intermedio Prevenzione e Protezione del Comando Marittimo Centro e Capitale.

Dal 30 settembre 2022 è il Direttore dell’Arsenale Militare di Messina. Il 27 dicembre del medesimo anno è stato nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana.  È sposato con due figli.

Arsenale Militare Messina - 1

Arsenale Militare Messina

Prodotti e servizi

alta settorialità dei servizi offerti

I servizi offerti dal personale altamente qualificato, riguardano principalmente attività di revisione, collaudo, verifica e controllo, manutenzione per lavorazioni meccaniche, elettriche, elettroniche, di congegnatoria e carpenteria leggera e pesante.

La revisione di tipo generale riguarda natanti a vela (storici e moderni), Motori Termici di Propulsione (MM.TT.PP.) e Diesel Generatori (DD.AA.) targati Wartsila, GMT, Isotta Fraschini, Ruggerini, Officine Meccaniche (O.M.), Caterpillar, IVECO/AIFO;

Il servizio di revisione viene poi offerto per pompe e motopompe, salvagenti collettivi ed individuali, interruttori SACE, teleavviatori, quadri elettrici di potenza e di servizio, impianti elettrici di bordo di potenza (di servizio e di ausiliari) e per impianti di bordo, fanaleria e segnalamenti;

La fase di collaudo riguarda recipienti in pressione come bombole ad aria, bombole CO2 e bombole O2. Comprende inoltre bozzelli, ganci, bozze per catena, tiranti, strutture con estensimetri.

L’Arsenale esegue manutenzioni e collaudi su Argani e verricelli, effettua la sostituzione della tenuta degli assi tramite vulcanizzazione e realizza il riporto in metallo sulle portate ad assi portaelica fino a 12 metri.

Arsenale Militare Messina

PROCEDURE DI ACCESSO

Arsenale Militare Messina

MANUTENZIONI

Il servizio di manutenzione comprende inoltre motori elettrici (monofase e trifase) con potenza massima di 120kVA e generatori elettrici di corrente continua e corrente alternata con potenza massima di 250kVA.

Oltre a questo, viene effettuata manutenzione, taratura e verifica della strumentazione, come termocoppie, termoresistenze, dinamo tachimetriche e alternatori tachimetrici fino a 3000rpm (elettronica collegata ai sistemi di controllo a propulsione).

Il servizio di manutenzione comprende inoltre motori elettrici (monofase e trifase) con potenza massima di 120kVA e generatori elettrici di corrente continua e corrente alternata con potenza massima di 250kVA.

Oltre a questo, viene effettuata manutenzione, taratura e verifica della strumentazione, come termocoppie, termoresistenze, dinamo tachimetriche e alternatori tachimetrici fino a 3000rpm (elettronica collegata ai sistemi di controllo a propulsione).

L’Arsenale esegue manutenzioni su Impianti oleodinamici e Depuratori olio e gasolio, sull’avviamento di compressori ad aria, circuiti di alta e bassa pressione, impianti di condizionamento, celle frigo e Pinne stabilizzatrici (esclusa la regolazione)

strutture

55.000 m²

Estensione dell'Arsenale

300 Miglia

Banchine per ormeggio

24.000 m²

Spazi coperti, uffici e reparti

bacino di carenaggio in muratura

24,80 metri

Larghezza del bacino

150 metri

Lunghezza del bacino

bacino galleggiante

850 tonnellate

Portata del bacino

Arsenale Militare Messina

lavorazioni

L’Arsenale Militare di Messina, opera anche lavorazioni in partnership con privati. Un esempio è rappresentato dalla consegna della Nave traghetto ENOTRIA.

La sosta di manutenzione, inizialmente prevista per 45 giorni, prevedeva importanti interventi sui propulsori rotanti tipo SCHOTTEL impiegati sul mezzo di proprietà della società BLUFERRIES. Il fattore rilevante è che le manutenzioni più significative della sosta, relative ai propulsori azimutali, sono state condotte interamente dalle maestranze interne allo Stabilimento.

Una sfida resa ancora più impegnativa dalla situazione legata alla pandemia che ha imposto significativi vincoli alle interazioni tra l’equipaggio e il personale. Le lavorazioni previste dal programma sono state portate a compimento in modo efficace e con la soddisfazione della Società armatoriale, grazie alla collaborazione dei vari soggetti coinvolti.