demilitarizzazione e produzione di manufatti esplosivi

Stabilimento Militare Ripristini e Recuperi del Munizionamento Noceto – Parma

LA STORIA

ORIGINI STORICHE DELLO STABILIMENTO

Realizzato tra il 1934 ed il 1938 come Laboratorio Caricamento Proietti, ovvero opificio per l’allestimento di munizioni di vario calibro, raggiunse la massima espansione produttiva nel periodo bellico. Risale infatti a quel periodo la costruzione di un centinaio di edifici e relativi impianti dedicati in maggior parte al confezionamento di esplosivi.

A partire dal periodo post bellico lo Stabilimento, come gran parte delle strutture industriali militari, perse la connotazione produttiva trasformandosi in Ente per la manutenzione e di supporto logistico dell’Esercito, nonché di Ente Appaltante per le produzioni di munizionamento affidate contrattualmente all’industria Privata e responsabile dell’assicurazione qualità.

Negli anni ’80 lo Stabilimento divenne Centro di manutenzione avanzata dei missili HAWK dell’E.I. e dei Paesi NATO, conservando comunque la struttura designata al trattamento di munizionamento convenzionale di artiglieria.

Con la ristrutturazione dell’Area Tecnico Industriale della Difesa alla fine degli anni ’90, per mezzo del Decreto n. 459/1997, facendo seguito alle nuove esigenze delle Forze Armate, lo Stabilimento intraprese un percorso il cui obiettivo era l’apertura al “mercato esterno”, rivestendo in questo modo un ruolo nettamente diverso da quello istituzionale fino ad allora ricoperto. A segnare in modo decisivo questo cambiamento, fu il passaggio dello Stabilimento alle dipendenze dell’Agenzia Industrie Difesa nel 2002, con l’obiettivo di raggiungere l’economica gestione.

DIRETTORE DELLO STABILIMENTO

colonnello Ing. Giuseppe cannella

Nato a Palermo il 27 agosto 1965 ha conseguito la Laurea in ingegneria aeronautica presso l’Università degli Studi di Palermo. Abilitato all’esercizio della professione d’ingegnere nel 1991 entra in servizio permanente effettivo del Corpo Tecnico dell’Esercito frequentando il 13° Corso Tecnico Applicativo presso la Scuola di Applicazione di Torino e la Scuola di Specializzazione in motorizzazione del Politecnico di Torino.

Nel periodo 1995-1998 nei gradi di Tenente e Capitano ha operato presso lo Stabilimento Veicoli da Combattimento (STAVECO) di Piacenza ricoprendo gli incarichi di Capo Sezione Ufficio Programmazione e Capo Servizio Lavorazioni.

Dal 1999 al 2014 ha ricoperto molteplici incarichi di capo sezione e capo ufficio presso il Polo di Mantenimento Pesante Nord frequentando nel 2001 il corso “NATO LOGISTIC COURSE” presso la TECHNISCHE SCHULE DES HERRES in Aachen (GE) con Certificato di frequenza del Quartier Generale Supremo delle Forze Alleate in Europa.

Trasferito presso la Direzione degli Armamenti Aeronautici e per l’Aero navigabilità, nel periodo 2014-2016 ha ricoperto l’incarico di Capo Sezione Normativa Tecnica Generale del 2° Ufficio della Vicedirezione Tecnica. Nominato Colonnello ha ricoperto l’incarico di Direttore Lavori del Polo di Mantenimento Pesante Sud nel periodo ottobre 2016- ottobre 2020. Trasferito presso il IV Reparto di SEGREDIFESA, nel periodo ottobre 2020-2021 ha ricoperto l’incarico di Capo Ufficio Tecnico della Direzione di Programma Forza NEC.

Nel periodo novembre dal 2021 ha ricoperto l’incarico di Capo del 1° Ufficio Tecnico della Direzione di Programma Forza NEC e di Responsabile Unico del Procedimento dei contratti di Forza NEC presso la Direzione degli Armamenti Terrestri. Dal 21 settembre 2023 è Direttore dello Stabilimento Militare Ripristini e Recuperi del Munizionamento di Noceto.

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Stabilimento Militare Ripristini e Recuperi del Munizionamento Noceto – Parma

Prodotti e servizi

demilitarizzazione, manutenzione e integrazione di manufatti esplosivi

Lo Stabilimento Militare Ripristini e Recuperi del Munizionamento di Noceto vede il suo Core Business nella demilitarizzazione di manufatti esplosivi a favore di enti nazionali ed internazionali, pubblici e privati.

In particolare, l’attività di demilitarizzazione riguarda la demolizione di munizionamento di piccolo, medio e grande calibro, mine antipersona e anticarro, bombe a grappolo (cluster bombs), razzi e missili.

A margine di questa attività, vengono anche svolti alcuni servizi aggiuntivi, ne sono un esempio la manutenzione di missili controcarro Spike e contraerei Stinger, l’integrazione dei missili controcarro Spike ed alcune attività di integrazione di parti piriche.

I prodotti derivanti dall’attività di inertizzazione dei manufatti esplosivi vengono bruciati mediante tre impianti di termodistruzione a combustione controllata. Il recupero dei rottami metallici (quali acciaio, rame, ottone, alluminio), una volta bonificati, vengono riciclati e immessi nel mercato civile.

Tutti i processi industriali operati nello Stabilimento Ripristini e Recuperi del Munizionamento rispettano la normativa Nazionale e Comunitaria per quanto concerne la sicurezza dei luoghi di lavoro ed il rispetto dell’ambiente.

DEMILITARIZZAZIONE

La demilitarizzazione consiste nel rendere completamente inutilizzabili i materiali energetici rispetto al loro impiego bellico iniziale; presso lo Stabilimento tale processo  si realizza , previo eventuale smontaggio delle parti sensibili presenti, attraverso diverse fasi  tra le quali si citano: il taglio che viene effettuato con specifiche seghe a controllo remoto  progettate per operare su materiale esplosivo in totale sicurezza per l’operatore in quanto  posizionate all’interno di locali blindati resistenti  all’esplosione , la termodistruzione dell’ esplosivo in forno di tipo “statico” ad emissione in atmosfera controllata, la detonazione mediante  forno “rotativo” che viene tipicamente impiegato per il munizionamento convenzionale di piccolo calibro ed , in ultimo,  la deformazione permanente, effettuata con idonee presse idrauliche, di tutti i  sottocomponenti inerti .

Lo Stabilimento dispone anche di un forno “bonificatore” per eliminare eventuali tracce residue di esplosivo dalle parti metalliche e di un ulteriore forno di tipologia “a tunnel” per la termodistruzione di  quegli ordigni  in cui l’esplosivo risulta essere parzialmente confinato all’interno del manufatto stesso.

A seguito delle operazioni di demilitarizzazione con le metodologie suddette, lo Stabilimento effettua il recupero dei  metalli pregiati contenuti negli ordigni bellici quali : ottone , rame , acciaio, piombo, tungsteno ecc… per smaltirli mediante il conferimento ad operatori qualificati del settore.

dove siamo e contatti

Certificazioni unità

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