
Ieri, martedì 3 novembre, il nuovo Direttore Generale dell’Agenzia Industrie Difesa, Sen. Nicola Latorre, si è recato in visita presso lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze (SCFM), dove è stato accolto dal Direttore dello stesso, il Col. Antonio Medica, dal Col. Flavio Paoli (Vice Direttore) e dal Col. Stefano Mannucci (Capo Servizio Lavorazioni).
Il Sen. Latorre, cui il Consiglio dei Ministri ha attribuito l’incarico di Direttore Generale dell’AID lo scorso 6 ottobre, dopo una breve office call con il Direttore dello SCFM, ha avuto l’occasione di conoscere anche il suo staff e di assistere a una presentazione di questa importante Unità Produttiva dell’Agenzia, patrimonio della Difesa proiettato all’esterno con ruolo strategico nell’ambito della sicurezza sanitaria, al servizio del Paese.
Oltre a ricevere un breve excursus sulla storia dello Stabilimento e sulle sue principali attività produttive e criticità, il neo Direttore Generale dell’Agenzia è stato informato soprattutto riguardo le capacità produttive attuali (disinfettanti per le Forze Armate, Cannabis terapeutica e farmaci orfani).
La giornata è proseguita con la visita ad alcune aree dello Stabilimento, tra cui in particolare il reparto “Cannabis”, i reparti farmaci orfani e allestimenti, le aree di sviluppo disinfettanti e cannabis e quella inerente il Controllo Qualità e il punto vendita.

A margine delle suddette attività presso lo Stabilimento, il Direttore Latorre si è recato inoltre in visita dal Sindaco di Firenze Dario Nardella, rimarcando in tale occasione il ruolo essenziale svolto dal Farmaceutico Militare all’interno del sistema di sicurezza nazionale.
Il Sindaco Nardella da parte sua ha omaggiato lo storico Stabilimento militare ricordando, proprio in prossimità dell’anniversario della tragica alluvione che colpì la città il 4 novembre 1966 – allorché lo Stabilimento mise a disposizione la cloramina per rendere l’acqua potabile e distribuì materiale sanitario per affrontare l’emergenza – la sua fondamentale importanza per tutta la popolazione durante le calamità naturali.