«Acquistiamo la canapa in Egitto e il sisal, che è un derivato dall’agave, nel Madagascar o nel Bangladesh, che sono i paesi di maggiore produzione di questa pianta necessaria a confezionare le corde in fibra naturale esclusivamente utilizzate dai velieri antichi, come Nave Vespucci, Nave Palinuro e il Brigantino Cappellini all’interno dell’Accademia Navale». Il Colonnello Andrea Caporossi (nella foto) è da 4 anni direttore dello Stabilimento Militare produzione Cordami, la Corderia di Castellammare di Stabia. La sua esperienza è ampia e illustra con competenza e intenso coinvolgimento il lavoro che svolgono gli esperti cordai che formano le maestranze. «Quando ci troviamo a trattare i prodotti necessari alle corde in fibra naturale, ci troviamo di fronte a imprevisti che si possono immaginare - spiega - Si ha a che fare con paesi poco contattabili dal punto di vista economico e soggetti a variabilità dei prezzi dovuti alla stagionalità di raccolti. Abbiamo avuto anni di siccità che non potevano assicurare la quantità di sisal ordinata. O, anche, per i carichi bloccati, com’è accaduto con a causa dell’ostruzione del Canale di Suez nel 2021». Sarebbe oggi impensabile renderci autonomi dalle materie prime che si acquistano all’estero. Eppure, un tempo lo eravamo, con la canapa migliore al mondo che veniva prodotta a Frattamaggiore, un territorio così vicino a Castellammare di Stabia, scelta dai Borbone proprio per le caratteristiche che rendevano conveniente il sito sorto accanto all’attuale Fincantieri. «Fu calcolato che questo luogo si trovava ai piedi del Monte Faito, da cui si attingeva la legna per i vascelli - spiega il direttore Caporossi - Esisteva già una tradizione di falegnami e capimastri esperti di produzione di navigli. E c’era l’acqua del mare, qui ricca di sorgenti solfuree, qualità uniche per la stagionatura della legna, antivegetativo e antimuffa naturale». E poi nacque qui la Corderia, tutt’oggi la più antica d’Italia. Chi sono oggi i produttori di cordame con i quali lo stabilimento di Castellammare di Stabia si confronta? «A livello europeo i portoghesi e i greci, che hanno alle spalle una storia di armatori tale da competere con l’esperienza delle nostre maestranze», risponde il colonnello Caporossi. Sarebbe pensabile potenziare la produzione attuale? «Dovrebbe essere snellita la complessa burocrazia attuale per rendere più agili gli acquisti delle materie prime, nel momento in cui queste presentano costi favorevoli sul mercato. Noi li acquistiamo in un blocco solo una volta all’anno e questo metodo non è sempre vantaggioso».
Fonte: Quotidiano di Informazione Roma |